I TRE GRADI DI LIBERTÀ

  • Autostrada, i tre gradi di libertà

Oggi vi spiego quanto sia importante lavorare su se stessi raccontandovi un fatto reale che mi si ripete ogni qual volta prendo l’autostrada.

Nei miei viaggi da Networker mi capita spesso di partire da Trento per arrivare ad Agrate.

  • Il primo tratto dell’autostrada che da Trento arriva a Verona è composto da due corsie. Per me, queste due corsie corrispondo a due gradi di libertà. 1° i veicoli lenti stanno sulla prima corsia, quella più a destra, mentre 2° i veicoli più veloci stanno sulla seconda. Tutto molto semplice e inquadrato, da lì non si scappa.
  • Il secondo tratto di autostrada che va da Verona a Bergamo è composto, invece, da tre corsie. Un grado di libertà in più che se non abituati può essere difficile da gestire. Vi è mai capitato di trovarvi automobili lentissime nella corsia centrale? Ecco quelle automobili che non sapete come sorpassare perché a sinistra vi trovate la carovana dei veicoli più veloci e a destra in teoria non potreste passare. Soltanto aggiungendo un grado di libertà in più si generano quindi dei problemi causati da coloro che forse sono troppo abituati alle due corsie ossia a regole molto più ferree.
  • Proseguendo ancora, da Bergamo ad Agrate, vi troverete sul pezzo autostradale a quattro corsie. Un altro grado di libertà in più e, inutile dirlo, il caos più completo!

Ebbene tutti noi vogliamo essere più liberi giusto? La mia domanda è: ma ne siamo veramente pronti ad affrontarlo?
Io credo che siamo troppo abituati a fare ciò che ci dicono di fare. Non siamo ancora abituati a prendere le decisioni che contano. Del resto il sistema in cui viviamo oggi ci vuole tenere stretto a sé.

Per capire meglio, paragoniamo la nostra autostrada al lavoro.

  1. Le due corsie possono rappresentare il lavoro da dipendente.
    Nessun problema, è vero, io faccio ciò che mi dicono, poi quando arrivo a casa non ci penso più. Non sono io che devo trovare i clienti o sbattermi a capire come fare a incrementare i miei fatturati e pagare gli altri. Tutto molto più facile, tutto molto “senza pensieri”. Tuttavia, trovo che quella sia la nostra ruota del criceto. Per avere quella semplicità, siamo costretti a lavorare per otto ore al giorno per sei giorni la settimana o anche di più. Siamo molto limitati e ci lamentiamo pure anche se non facciamo niente per cambiare la cosa. “Ehh (sospirone), la nostra zona di comfort, perché lasciarla?”
  2. Le tre corsie rappresentano il lavoro da libero professionista o da imprenditore. Più libertà di agire, di certo non devo timbrare il cartellino, posso decidere di lavorare dove voglio e come voglio, però mi devo sbattere a trovare i clienti, posso perdere tutti i miei investimenti iniziali, posso fallire. E si, un grado di libertà in più comporta dei rischi in più che per chi è abituato a essere un dipendente possono essere troppo difficili da accettare. Tuttavia si è fatto un passo avanti, ci si è venuti di più in contro e un passettino fuori dalla benamata ruota lo abbiamo cominciato a fare.
  3. Le quattro corsie rappresentano il lavoro da networker. Altro grado di libertà in più, libertà assoluta di lavorare quando, come, dove e con chi si vuole, ma che comporta lo sforzo di uscire da tutti i precedenti schemi mentali.

A questo punto direi che le conclusioni siano molto semplici. Tutti vogliamo conquistare la libertà, quella vera che ci permetterà di raggiungere tutti i nostri obiettivi, ma per farlo dobbiamo lavorare su noi stessi. Dobbiamo metterci in gioco per poterci trovare a nostro agio sulla quattro corsie. Dobbiamo inizialmente riformulare le nostre regole mentali e rifasarci al nuovo. Se vuoi cambiare, ma continui a fare sempre le stesse cose..

Ora veniamo agli impegni.
Tu, su che corsia vuoi viaggiare?
Pensaci, e quando avrai la risposta, cerca di capire se stai facendo i passi giusti.
Se ti sei reso conto che non li stai facendo, ma vuoi trovare un modo per farlo, ti vuoi impegnare seriamente a raggiungere il tuo obiettivo?
Se la risposta è Sì e vuoi un aiuto contattami e vedremo assieme come fare 🙂